Il seminario di Witten e' proprio stato una festa.
Sato Rie ha portato con se' Nagamatsu Fujie per il consueto fine settimana organizzato da Sigrun con il supporto della Federazione Tedesca.
La partecipazione durante i tre giorni e' stata massiccia: una sessantina di partecipanti da Germania, Svizzera, Austria, Belgio, Francia, Polonia, Repubblica Ceca, Gran Bretagna, Grecia e, udite udite, Italia - e finalmente non c'ero solo io! Serena e Erica da Verona hanno partecipato al seminario, cosi' come Anna da Salonicco e le ragazze del San Do Mon di Praga, tutte buone amiche da svariati anni - per non parlare di Odile da Parigi.
Dopo tanto tempo ho anche rivisto Katja e Daniela dalla Svizzera... insomma, vorrei nominarle tutte! Il clima era davvero quello della festa fra vecchie (e nuove) amiche. Molta serieta' e duro lavoro, ma anche momenti divertenti e una bella atmosfera distesa!
La pratica con Sato sensei si sa quando comincia, ma mai quando finisce. Gli orari sono un po'... elastici e alla fine del seminario la sensazione e' di avere davvero fatto tanto. Abbiamo cominciato con suburi e Kihon-no-kata (che stanno diffondendosi ampiamente - e che probabilmente dovrebbero essere pane quotidiano nei nostri dojo, se non altro per il supporto che offrono alla didattica con il bougu) e abbiamo terminato con shiai e jigeiko ad libitum!
Il seminario e' arrivato alla nona edizione - e, pur facendosi pregare un po', Sato sensei tornera' anche l'anno prossimo (probabilmente per fare un'edizione del decennale ancora piu' ricca!). Davvero sara' un momento importante, per consolidare una bella tradizione europea (oltre che tedesca, ovviamente).
L'evento di Witten, insieme al torneo di Poznan, si e' davvero imposto come il momento clou del kendo femminile europeo (a proposito di Poznan, visto che quest'anno non ci saranno i campionati Europei, l'Open polacco sara' un punto di passaggio obbligato per le Nazionali europee in vista di San Paolo...).
Fra le interessanti informazioni che Sato sensei ha condiviso, una riguardava le kodansha giapponesi. Sato sensei diceva che il kendo femminile giapponese e' indietro di quaranta anni rispetto a quello maschile... i settimi dan sono una settantina, i sesti dan circa 550. Se pensiamo ai grandi numeri della Zen Nippon Kendo Renmei e compariamo le nostre 12-15 rokudan europee (e credo proprio di aver incontrato a Witten almeno un paio delle prossime...), in fondo non abbiamo di che sentirci in minoranza, via! Sara' importante avere presto qualche settimo dan, facciamo il tifo per Jolanda o Christiane o Dido che sono gia' in vista dell'esame!
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