lunedì, agosto 31, 2009

"Maestro, e´ domenica!"

Quando il maestro Inoue mi racconto´ di essere stato scelto come delegation leader per il Mondiale di San Paolo, oltre a fargli immediatamente le congratulazioni, non potei fare a meno di dirgli, "Maestro, sara´ un grande ritorno!". All´época, dopo la bruciante sconfitta di Taipei, alla quale avevo assistito proprio insieme a lui, era un augurio, piu´ che una certezza, ma dopo qualche giorno il maestro mi invio´una mail e mi scrisse che "A Great Return" era una espressione che gli era proprio piaciuta e che aveva deciso di farla adottare come motto della squadra.
Abbiamo scherzato piu´ volte su questo Grande Ritorno, nei tre anni successivi: il maestro mi raccontava del lavoro duro che stavano facendo e ad aprile di quest´anno, a Osaka, durante i Campionati Interprefetturali, mi aveva indicato Teramoto, facendomi capire chiaramente che molta della strategia si basava su di lui (Osaka vinse il Campionato, per la cronaca).
Venerdi´ scorso Teramoto ha vinto i Campionati individuali. Al termine della gara, sono andata a congratularmi con il maestro: "Maestro, mi faccia fare una foto di un un uomo felice!" "No, no, aspetta domenica!".
Sabato le giapponesi ha dominato nella competizione individuale e in quella a squadre. Al termine della giornata, dopo le congratulazioni al maestro Kanzaki, che era responsabile della squadra femminile, sono tornata da Inoue: "Maestro, complimenti, mi faccia fare una foto di un uomo felice!" "No, no, aspetta domenica!".
Domenica e´ arrivata - e´ stato bello essere in vantaggio sul Giappone per lo spazio di due incontri - ma il Giappone ha macinato noi, il Canada, la Corea, gli Stati Uniti. Quando l´último incontro e´ terminato, ho cercato Inoue di nuovo. Quando mi ha visto mi ha abbracciato e nell´órecchio mi ha detto: "Dopo tre anni... finalmente un Grande Ritorno!". "Maestro, oggi E' domenica!" Ho fatto la mia terza foto, ma questa volta piangevamo tutti e due.

Il sole sorge di nuovo ad oriente



Il mondo e´tornato come prima. Il cielo e´ blu, gli oggetti cadono verso terra, il giorno e la notte si alternano. OK, e´un pensiero rassicurante. E il Giappone ha vinto il Campionato del Mondo. Non vinto, dominato. Kendo bellissimo, semifinale e finale senza alcuna ombra. Tutto e´tornato come era, possiamo respirare di nuovo.
Ma ovviamente la storia e´andata avanti lo stesso. Provo la massima simpatia per la Corea, perche´davvero il terzo posto non le rende giustizia. Ma questo e´ stato lo scherzo del tabellone: in semifinale si sono trovati con un Giappone come non si vedeva da un po´: oserei dire, il pathos di Glasgow, con il minuto Eiga che vince contro l´ímponente Kim, ci e´proprio mancato, qui. Teramoto e´ stato il simbolo della superiorita´ ritrovata: ippon magistrali che rimangono a lungo negli occhi.
E cosa vogliamo dire dell´Italia che parte vincendo il primo incontro due ippon a zero, proprio su questo Giappone? Quali altre parole si possono trovare per Fabrizio? Come commentare la prestazione della squadra maschile? Walter (il merito lo do a lui, al di la´delle prestazioni degli individui) ha saputo modulare la sinfonia in modo magistrale: con gli strumenti che aveva, ha saputo tirare fuori il massimo risultato possibile, mentre i singoli si sono meritati l´ammirazione di tutti. Torniamo dal Brasile da vittoriosi.


domenica, agosto 30, 2009

E fanno due...




E anche Mirial ci ha dato la soddisfazione di vedere un bel kendo determinato! Fighting Spirit Numero Due del Mondiale! grande incontro contro l´Aoki (Mirial ci ha speso tutto) - e poi purtroppo fine rapida e indolore con la giapponese che casualmente ha finito per vincere il Mondiale. Brava Mirial, una bellissima conferma, come se ce ne fosse ancora bisogno!
Le ragazze della squadra meritano un capitolo a parte - l´incontro con le coreane e´valso il viaggio - due ippon bellissimi (Angela e Lauretta!), peccato soccombere dopo con le francesi. Ormai si erano bruciate tutte le candele della notte...
Domani i ragazzi. Mani che prudono per alcuni, per altri desiderio di replicare la giornatona di Fabrizio!

venerdì, agosto 28, 2009

Previsioni e revisioni




La giornata degli individuali maschili ha aperto i Campionati con la consueta cerimonia di apertura (con live band che ha eseguito svariate battute dell´inno nazionale brasiliano). I nostri ragazzi (Boscarol, Filippi e i fratelli Mandia) si sono cimentati con alterne fortune - purtroppo un solo partecipante usciva da ciascuna poule e non era ammesso l´hikiwake (si passava necessariamente all´encho), quindi l´unico modo per uscirne era vincere, senza se e senza ma.
Chi non ha di certo seminato congiunzioni e´stato Fabrizio Mandia. Ha liquidato (non riesco a trovare un altro termine) gli avversari della poule - anche David Castro, per citare il piu´noto, ha ceduto a due ippon a zero con impressionante rapidita´. Il primo incontro di eliminatoria con l´úngherese Dubi - non esattamente un novellino, anzi. Fabrizio ha tirato con una maturita´ed una efficienza che io trovo... rassicuranti (nel senso che quando Fabrizio entra in questo "Budapest mode", non devo piu´preoccuparmi: non puo´fare altro che vincere, basta angoscie!).
Poi il turno del jodan finlandese - ostico (a causa del jodan), ma di nuovo Fabrizio ha fatto sembrare tutto semplice - e via.
Infine (purtroppo questa storia ha una fine) il coreano Choi - impressionante: sembra di vedere un esercizio allo specchio - o due gemelli in blu e bianco: una grande prova, una estrema padronanza... e il coreano si e´probabilmente trovato a domandarsi chi fosse costui! si e´arrivati all´encho ... e purtroppo al (bel) kote del coreano. Fine della storia, ma non e´stato davvero difficile prevedere un bel Fighting Spirit. Meritatissimo, anzi, doveroso - e come ho detto a Fabrizio, non tanto per il numero di vittorie, ma per il modo imperioso di ottenerle. Quanto mi piace Fabrizio nel suo "Budapest mode!".
A questo punto, si impone una riflessione. Io credo in poche cose, ma certamente un fede ce l´ho: credo che nel kendo sia impossibile mentire su di se´quando si ha una shinai in mano. Il combattimento e´rivelatore: il gradasso, il candido, l´infido, il generoso - tutti rivelano il proprio vero se´quando indossano il men, tanto e´vero che quando incontro qualcuno che fuori dallo shiaijo e´diverso da come e´dentro, non ho dubbi: sta simulando FUORI. La vera anima la si scopre nello shiajo. E qui mi dico: se Fabrizio sa tirare cosi, si tratta di sicuro di un genio in incognito... un giorno, quando sara´pronto, scrivera´la nuova teoria della relativita´. Non farci aspettare troppo, Fabri!

giovedì, agosto 27, 2009

Dopo un giorno da turista...



Ieri e´stato il mio giorno in azzurro, oggi e´il mio giorno in arancione.
Ieri mattina ho seguito la pratica della Nazionale e come ho scritto ho visto tutti bene in forma. Nel pomeriggio abbiamo avuto l´ ardire di fare un po´i turisti, ma l`´effetto non e´stato granche´` (mi scuso per accenti e apostrofi fuori posto, ma la tastiera brasiliana lavora un po´cosi´come le pare).
Abbiamo preso 4 taxi e ci siamo diretti verso la cattedrale... mmm, non il posto piu´rassicurante sulla faccia della terra. La piazza sembrava la corte dei miracoli e nonostante la presenza della polizia abbiamo preferito tagliare velocemente la corda. Da annotare i bei mosaici della cattedrale raffiguranti San Paolo e la Madonna... fatti nientepopodimenoche da artigiani ravennati.
Certo essere una enorme macchia azzurra semovente non aiuta a passare inosservati, quindi abbiamo preferito scappare verso la strada dello shopping. Esiste nulla di piu´rassicurante di un Emporio Armani? oggettivamente ci si sente grati di un po´di globalizzazione, in questi casi... forse saremo vittime della pubblicita´negativa, ma certo San Paolo non fa nulla per smentirla. Il senso di sicurezza che abbiamo in hotel e´un difficile da ritrovare solo un isolato piu´in la´...
Oggi probabilmente replichero´il tour con gli amici olandesi - certo essere una enorme macchia arancio semovente non aiuta a passare inosservati...


mercoledì, agosto 26, 2009

In diretta da San Paolo del Brasile



Oggi primo allenamento della Nazionale - energico e promettente; non riesco a scaricare le foto in diretta, ma al ritorno potro´ documentare la trasferta.
Hotel molto bello, ma la sensazione e´un po´quella di essere in galera: bodyguards e custodi un po´ovunque e la zona in cui si trova la palestra per il riscaldamento a quanto pare non e´delle piu´invitanti: filo spinato e reti elettriche intorno alle case... e le guardie del corpo che seguono le squadre non ti mollano mai.
Non si puo´dire che l´organizzazione non si sia data pena per la sicurezza...