venerdì, agosto 28, 2009

Previsioni e revisioni




La giornata degli individuali maschili ha aperto i Campionati con la consueta cerimonia di apertura (con live band che ha eseguito svariate battute dell´inno nazionale brasiliano). I nostri ragazzi (Boscarol, Filippi e i fratelli Mandia) si sono cimentati con alterne fortune - purtroppo un solo partecipante usciva da ciascuna poule e non era ammesso l´hikiwake (si passava necessariamente all´encho), quindi l´unico modo per uscirne era vincere, senza se e senza ma.
Chi non ha di certo seminato congiunzioni e´stato Fabrizio Mandia. Ha liquidato (non riesco a trovare un altro termine) gli avversari della poule - anche David Castro, per citare il piu´noto, ha ceduto a due ippon a zero con impressionante rapidita´. Il primo incontro di eliminatoria con l´úngherese Dubi - non esattamente un novellino, anzi. Fabrizio ha tirato con una maturita´ed una efficienza che io trovo... rassicuranti (nel senso che quando Fabrizio entra in questo "Budapest mode", non devo piu´preoccuparmi: non puo´fare altro che vincere, basta angoscie!).
Poi il turno del jodan finlandese - ostico (a causa del jodan), ma di nuovo Fabrizio ha fatto sembrare tutto semplice - e via.
Infine (purtroppo questa storia ha una fine) il coreano Choi - impressionante: sembra di vedere un esercizio allo specchio - o due gemelli in blu e bianco: una grande prova, una estrema padronanza... e il coreano si e´probabilmente trovato a domandarsi chi fosse costui! si e´arrivati all´encho ... e purtroppo al (bel) kote del coreano. Fine della storia, ma non e´stato davvero difficile prevedere un bel Fighting Spirit. Meritatissimo, anzi, doveroso - e come ho detto a Fabrizio, non tanto per il numero di vittorie, ma per il modo imperioso di ottenerle. Quanto mi piace Fabrizio nel suo "Budapest mode!".
A questo punto, si impone una riflessione. Io credo in poche cose, ma certamente un fede ce l´ho: credo che nel kendo sia impossibile mentire su di se´quando si ha una shinai in mano. Il combattimento e´rivelatore: il gradasso, il candido, l´infido, il generoso - tutti rivelano il proprio vero se´quando indossano il men, tanto e´vero che quando incontro qualcuno che fuori dallo shiaijo e´diverso da come e´dentro, non ho dubbi: sta simulando FUORI. La vera anima la si scopre nello shiajo. E qui mi dico: se Fabrizio sa tirare cosi, si tratta di sicuro di un genio in incognito... un giorno, quando sara´pronto, scrivera´la nuova teoria della relativita´. Non farci aspettare troppo, Fabri!

1 commento:

Unknown ha detto...

Davvero un bel resoconto ed una intelligente riflessione sulle 'maschere' umane.., complimenti a Fabrizio e andiamo avanti!
:D
Un abbraccio a tutti!! Lino